Come molte altre città d ‘Italia , Bologna è ricca di storia e di storie .
L’Hotel Metropolitan collocato in pieno centro si ritrova attorniato da numerose curiosità, e allora perchè non raccontarne una sulla via che lo ospita da sempre .
Via dell’Orso venne chiamata così in riferimento all’ orso rappresentato sullo stemma di un antica famiglia bolognese : i Caccianemici .
Lo utilizzavano per distinguersi da altre famiglie ,dai “grandi” o dall’Orso e dai “piccoli” o Obaldi .
I Caccianemici erano una famiglia importante, c’è stato un Papa Lucio II e un Venedico Caccianemico di cui parla Dante nel canto XVIII dell’inferno .
- “ch’io dissi: «O tu che l’occhio a terra gette,
- se le fazion che porti non son false,
- Venedico se’ tu Caccianemico.
- Ma che ti mena a sì pungenti salse?».”
Dante allude a una sconcia novella che doveva all’epoca essere molto conosciuta con una certa infamia verso il suo personaggio che nel poema cerca di nascondere la sua faccia per non venire riconosciuito.
Dante gli fa anche pronunciare una cruda invettiva contro i bolognesi dall'”avaro seno”, secondo la quale essi sarebbero più numerosi nella bolgia dei ruffiani che nel mondo dei vivi. L’accusa di Dante è particolarmente coraggiosa se si pensa che quando scriveva la Divina Commedia era un esule e che inimicarsi una città che l’avrebbe potuto ospitare come Bologna non era certo una scelta facile.